Dalla vicenda delle donne brigatiste alla missione del genio femminile
Il primo aspetto che emerge, dopo aver conosciuto la vita vissuta dalle brigatiste Margherita Cagol, Barbara Balzerani, Anna Laura Braghetti e Adriana Faranda, è l’apparente contrasto tra il periodo prima delle Brigate Rosse e quello della vera e propria lotta armata. Risulta difficile capire quale sia stato il passaggio che abbia condotto delle brave ragazze a diventare donne spietate e sanguinarie.
La sola motivazione politica non sembra essere sufficiente – peraltro riconosciuta loro a fatica da parte dell’immaginario collettivo – per spiegare un così radicale e assoluto cambiamento.