Operation Rescue, di Wichita in Kansas, è una delle maggiori Organizzazioni pro-life statunitensi; tra i suoi obiettivi vi sono quelli di porre fine all’aborto e ripristinare il titolo di persona giuridica nei confronti del bambino non nato, cioè di soggetto titolare di diritti. A giugno di quest’anno, l’associazione ha scoperto che Google aveva manipolato i parametri di ricerca al fine di ridurre drasticamente la visibilità a una pagina del loro sito web (OperationRescue.org) contenente importanti informazioni sull’aborto in America.
Il 3 giugno 2017, sull’Australian Daily Telegraph, è uscito un articolo[1], [2] della giornalista Corrine Barraclough a proposito del collegamento tra il trauma dell’aborto e il suicidio maschile. Barraclough lo ha scritto dopo aver parlato con Julie Cook, direttrice nazionale di “Abortion Grief Australia” (AGA), un’organizzazione no profit specializzata nel fornire assistenza e sostegno a coloro che sperimentano il dolore post-aborto o una crisi a seguito di una gravidanza.
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May 2021
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