I nati da fecondazione eterologa sono tanti e sempre di più sono quelli che rivendicano il diritto di sapere da dove vengono. Si riuniscono in associazioni e gruppi online, dove condividono la loro storia; rendono pubblico il loro dolore; condannano l’industria della fecondazione artificiale che li trasforma in prodotti frutto di mere transazioni commerciali, annichilendo i loro diritti e bisogni; lottano contro il muro d’omertà e carenza d’informazioni che quasi sempre si pone loro davanti non appena cercano di rintracciare le proprie origini biologiche: le radici fondanti l’identità personale di cui si sentono defraudati; descrivono le difficoltà incontrate nel tentativo di dare un volto e un nome al donatore/genitore biologico mancante, e agli altri mezzi-fratelli e parenti (nonni, zii, cugini) sconosciuti, che vivono da qualche parte là fuori nel mondo.
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May 2021
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