Emorragie, infezioni, dolori forti e prolungati. E ancora: ansia, depressione, disturbi post-traumatici da stress. L’aborto può portare le donne che lo subiscono a conseguenze anche letali. Lo spiega l’Associazione ProVita Onlus, che ha lanciato una petizione al Ministero della Salute affinché nei consultori le donne che vi si recano per chiedere di abortire, siano adeguatamente informate.
In questo senso si colloca anche la pubblicazione da parte di ProVita di un breve libro intitolato Per la salute delle donne, che offre un sommario dei rischi correlati all’interruzione volontaria di gravidanza. Potrebbe essere questa la guida da distribuire alle donne. In Terris ne ha parlato con l’autrice, la scrittrice Lorenza Perfori, che da anni si occupa di difesa della vita.
Da dove nasce l’esigenza di realizzare questa sorta di vademecum per le donne sui danni dell’aborto?
Quali sono queste conseguenze?
È falso che l’assunzione della pillola abortiva sia più sicura dell’aborto chirurgico?
Prima ha fatto riferimento alle conseguenze dell’aborto sulla salute psichica…
Esistono studi che lo dimostrano?
Secondo lei perché non si parla di questi temi?
Legge 194 che nella sua prima parte prevede che i consultori svolgano un lavoro di deterrenza nei confronti della donna intenta ad abortire, informandola sui diritti a lei spettanti in quanto incinta e contribuendo a far superare le cause che la portano a scegliere l’aborto. Questa parte viene applicata?
Il maximanifesto di ProVita, fatto rimuovere a Roma, aveva proprio l’intento di informare le donne. Come valuta quella vicenda?“In parte la censura è stata positiva, perché ha fatto pubblicità all’associazione e al messaggio del manifesto attirando l’attenzione di tutti i media”. Non crede, tuttavia, che quel tipo di messaggio possa dilatare la ferita psicologica di una donna che ha subito l’aborto?“Bisogna dire la verità, e quel maximanifesto lo faceva. A undici settimane di gestazione, tutti siamo stati come il bambino raffigurato: con gli organi funzionanti, con il cuore battente… La ferita psicologica è provocata dall’aborto, dire la verità può aiutare tante giovani a evitare di abortire e dunque di subirne le conseguenze”. |